senza una stella

Lui era in una stanza di specchi. A guardarsi l’anima senza filtri e ad essere guardato, penetrato. Fu lui a chiudersi lì dopo che la sua Stella gli esplose fra le mani; per quanto le lavasse, schegge e macchie di lei gli restavano dentro la pelle, brucianti. Sapere di avere dentro la conoscenza del futuro che avrebbe potuto evitare, se solo si fosse compreso, lo distruggeva. Così, dopo l’ultima sballata di Crepitio, la droga dei Senza Tempo, riservata solo a loro, lui decise di guardarsi dentro fino a scoprire come cambiare il passato, e riavere la sua Stella.

© Andrea Orlando – 2012 – Tutti i diritti riservati