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[…segue] Quando Ramon si allontanò dall’accampamento per soccorrere Calia sentì i Tre Saggi parlare preoccupati tra loro. Discutevano di una radura in mezzo al bosco in cui era possibile rompere il patto stipulato con il Male, il patto che concedeva di salvare la comunità in cambio di una sola famiglia.

Negli anni passati il Male si era manifestato in modi sempre più insinuanti, con accadimenti sovrannaturali e in vari modi terribili, volti ad allontanare gli uomini da quella terra maledetta. Sempre più frequenti e di sempre maggiore intensità le successioni delle nefandezze avvolsero intorno alla comunità uno stato di ansia, terrore, e desiderio di fuga. Tutto iniziò una mattina dei primi di Novembre: il piccolo Samuele andò come ogni giorno a prendere l’acqua; non vedendolo tornare la madre si mise alla sua ricerca, trovando solo i secchi per l’acqua in prossimità del pozzo. Una breve indagine portò il suo corpicino al di fuori del profondo cunicolo, senza vita. Poteva essere caduto, ma pochi riuscivano a credere a quella spiegazione. Inoltre alla base della schiena del piccolo era apparso un simbolo, che negli anni suggellò ogni forma di disgrazia che accadeva nella comunità. Ben presto fu chiaro il piano del Male, che continuava ad aumentare l’intensità degli attacchi. Era come essere circondati ininterrottamente da fantasmi, senza poter mai essere certi dell’assenza del pericolo. Girando il volto ognuno arrivò a pensare che quella poteva essere la sua ultima occhiata al mondo.

I Tre Saggi decisero di affrontarne il Nemico inoltrandosi nel bosco, verso la tana delle sue creature/soldati, i cinghiali. Questi erano aumentati nel corso degli anni sempre di più, e avevano occhi che manifestavano intelligibilità e minaccia. Divenne impossibile cacciarli per la loro improvvisa intelligenza. Per i Tre Saggi non fu più sopportabile. La comunità stava morendo di fame e di strane tragedie sempre più frequenti. Non era possibile andare oltre. Tre notti e tre giorni i Tre Anziani stettero nella foresta, e quando tornarono annunciarono la liberazione della comunità dalle mire distruttive del Male. In una riunione generale spiegarono che a breve un vortice immenso avrebbe inghiottito tutto, e che il Male aveva concesso alla comunità di salvarsi scappando da quelle terre a seguito di un patto, di cui in quella occasione non vollero parlare. La comunità cominciò a riprendere la speranza, fino a che la scomparsa della famiglia Flannigan: Merito, Sondra, e Codi, il padre, la madre ed il fratellino di Calia, portò i Tre Saggi a rivelare lo scambio concordato con il Male. La famiglia più pura sarebbe stata presa per espiare ogni colpa della comunità, che altrimenti sarebbe stata inghiottita nel vortice imminente. La scomparsa dei Flannigan, allo scoccare del dodicesimo compleanno di Calia, era il segnale che tutti aspettavano. La famiglia espiatoria era stata svelata, ed era giunto il tempo di fuggire, dopo aver riversato tutta la rabbia della comunità sull’unica rappresentante rimasta di quella famiglia. In segno di euforia, in segno di sfregio, in segno di ringraziamento. Il patto stipulato dai Tre Saggi imponeva di fuggire senza aspettare un solo giorno, e così fu. La comunità torturò Calia e quella sera stessa tutti i componenti scapparono via, al di là delle montagne, nel gelo che tratteneva le anime. Il villaggio, in una notte, divenne uno spettro.

Ramon ricordava qualcosa di quegli eventi: le morti improvvise, la riunione generale, il Male che lasciava fuggire la comunità, la scomparsa dei Flannigan, e su tutto ricordava il dolore nell’apprendere che la persona che doveva pagare per tutti era la sua migliore amica, su cui ogni membro della comunità si accanì. Ogni notte Ramon rivedeva Calia a terra, esanime, senza che lui avesse il coraggio e la prontezza di aiutarla. Ricordava la sua paralisi di fronte allo scempio contro di lei. Ricordava di non riuscire a muovere neanche un nervo. Poi tutto era accaduto di corsa: la fuga verso le montagne, il gelo che fermò la comunità per due giorni, la disperazione di lasciare Calia in quel villaggio ormai desolato, le lacrime che non riuscivano a fluire dagli occhi spalancati dal terrore e gelati dal vento del rimorso, il ritorno in quella notte per portarle qualcosa da mangiare, e la straordinaria rivelazione della possibilità di rompere il patto con il Male, che diede un po’ di speranza e che fece comprendere a Ramon il suo ruolo nella salvezza di Calia. [continua…]

 

© Andrea Orlando – 2012 – Tutti i diritti riservati